Collepepe è il centro più popolato del Comune di Collazzone, con circa duemila abitanti. Attraversato dalla superstrada (uscita Marsciano), è facilmente raggiungibile anche da Foligno o Spoleto, attraverso la strada del puglia che congiunge Collepepe a Bastardo.
Già nel 1290 contava 250 abitanti, ed oltre alla rilevanza urbanistica, Collepepe ha subito acquisito una notevole importanza strategica, per la possibilità di controllare il flusso di merci che venivano da Perugia o dalla Valle Spoletina; per questo motivo Collepepe fu sempre oggetto di contese da parte di Todi, Perugia e Spoleto.
L’originario borgo medioevale poggia su una collina appena sopra la valle del Tevere, mentre la gran parte delle abitazioni si stende fino a valle, fino ad oltrepassare la E45 e raggiungere il fiume Tevere. All’ingresso del castello è possibile visitare la torre d’ingresso del borgo (risalente al XIV secolo) e la chiesa parrocchiale.
Appena fuori dal borgo è possibile raggiungere le Carceri Romane e l’abbazia di S.Pancrazio, ad oggi completamente ristrutturata ed è destinata ad Hotel di categoria 4 stelle.
Collepepe rappresenta ad oggi la principale realtà produttiva ed industriale del Comune di Collazzone, grazie anche alla sua vicinanza alle principali vie di comunicazione.
Luoghi d’arte e di cultura – Collepepe
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
Collocata all’interno delle mura castellane, ha subito nel corso dei secoli più di un restauro, che ne ha alterato l’aspetto originario.
Al suo interno sono custodite due tele: una “Madonna del Carmine (…)” ad opera di un pittore del XVIII secolo e l’altra raffigurante i “Santi Emanuele e Vito” attribuita ad un altro pittore della stessa epoca, Emauele Alfani.
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
Madonna col Bambino
Il dipinto, ad opera di un pittore della fine del quattrocento, è visibile sulla parete destra della chiesa intitolata alla Madonna del Buon Consiglio, eretta appena fuori il castello di Collepepe.
Si tratta di un affresco trasportato, con integrazioni a tempera, e ciò conferma la tradizione vocale che vuole la Maestà (detta Madonna di San Martino) proveniente da un’edicola, che sorgeva lungo l’attuale via del Convento, da cui fu asportata, forse col supporto murario e certo a prezzo di qualche mutilazione.
Pagina aggiornata il 08/09/2023